La risposta soffia nel vento. E purtroppo è un vento di guerra. Fare oggi previsioni sull’andamento dei mercati finanziari è un esercizio forse inutile, o almeno molto più complesso del solito (e il solito è già complesso di per sé).
Se fino a qualche tempo fa, a detta degli esperti, lo spauracchio era rappresentato dalle possibili mosse della FED (quanti rialzi e di quanto), oggi lo scenario è totalmente mutato: e per comprenderlo ci si deve per forza “armare” di strumenti alternativi. Uno possibile è il seguente:

Geopolitical Alpha: An Investment Framework for Predicting the Future

Tuttavia, nonostante il fatto che l’incertezza regni sovrana, qualche appiglio il mercato lo dà comunque. Un certificate di recente emissione, il Memory Cash Collect Express Certificate su EURO STOXX® Banks Index, FTSE MIB IDX, Nasdaq-100 Index®, S&P 500® Index (Quanto EUR) (ISIN: DE000VX7FY01), permette di puntare su quattro indici azionari, di larga composizione, con una barriera del 30%. Un floor interessante per proteggersi dai bombardamenti? Proviamo a vedere

Le caratteristiche dello strumento

Lo strumento, appartenente alla famiglia dei certificati di investimento a capitale condizionatamente protetto, consente di esporsi su quattro indici di mercato ampiamenti diversificati. L’indice delle banche europee, l’indice delle major italiane e i due indici americani più conosciuti, lo SP500 e il Nasdaq 100.
Appena quotato da Vontobel, il certificato risponde all’esigenza di chi vuole investire in un momento di particolare tensione sui mercati finanziari, avendo comunque la sicurezza delle barriere di protezione e di un flusso cedolare costante anche se contenuto.
I punti salienti dello strumento sono i seguenti:

  • Trigger cedole semestrali condizionate pari al 70% dei livelli iniziali di prezzo dei titoli sottostanti
  • Cedole del 6,18% annue.
  • Capitale protetto con barriera al 70%.
  • Autocall a partire da Settembre 2022.

Il Certificato è stato emesso il 01/03/2022 e ha data di valutazione finale al 04/03/2025. E’ quotato sul mercato SeDeX di Borsa Italiana dal 1 marzo 2022 ad un prezzo di 100 euro.

Più nello specifico

Il certificato paga coupon semestrali del 3,09% se ogni sottostante non scende al di sotto del trigger delle cedole posto al 70% dei livelli iniziali.
Si tratta di un livello barriera sicuramente non esiguo, che offre quindi buone probabilità di incasso delle cedole. In caso contrario la cedola non viene corrisposta; è però previsto l’effetto memoria che permette di ricevere le cedole non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando i sottostanti risalgono sopra il trigger. All’interno del prodotto Vontobel ha inserito un ulteriore livello di protezione sul rimborso del capitale a scadenza, abbassando la relativa barriera al 70%. Si tenga inoltre presente che a partire dalla data del 05/09/2022, grazie all’autocall si potrebbe verificare il rimborso anticipato dello strumento. Se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall il certificato rimborsa infatti il valore nominale più la cedola (e quelle eventualmente non pagate in precedenza se successive alla prima grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano i seguenti scenari:

  • Se ogni sottostante non scende sotto la barriera (strike level) posta al 70% del livello iniziale il certificato paga il nominale di 100 euro più l’ultima cedola (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria).
  • Se uno o più dei sottostanti termina sotto il livello di barriera, l’investitore subirà una perdita è verrà rimborsato al valore dell’ultima quotazione del 4 marzo 2025.

Si tenga infine presente che il certificato non è influenzato dall’effetto cambio

I sottostanti

Andiamo ora a fornire qualche dettaglio sui sottostanti del certificato e a vedere il loro andamento nel corso del tempo.

EURO STOXX® Banks Index
L’Indice EURO STOXX® Banks è un indice ponderato per la capitalizzazione che include le principali banche operanti nei paesi facenti parte dell’Unione Monetaria Europea. L’indice EURO STOXX® Banks è ricavato dall’Indice EURO STOXX® Index (SXXE). L’indice è stato sviluppato, con un valore base di 100, il 31 dicembre 1991.

Il grafico mostra l’andamento dell’indice dal 2018. Rispetto all’attuale valore, l’indice è sceso sotto la barriera nel periodo critico della pandemia (2020), ma è poi risalito significativamente nel 2021 fino a raggiungere i livelli pre-crisi. In questo momento sta soffrendo per le ben note vicende geopolitiche

FTSE MIB Index

Il FTSE MIB è il principale indice di riferimento della Borsa Italiana, e le azioni che lo compongono (40) rappresentano circa l’80% dell’intera capitalizzazione del mercato azionario nazionale. L’Indice è composto da società leader operanti in settori altamente liquidi; molte di esse sono peraltro operanti anche all’estero o partecipate in buona parte da investitori istituzionali stranieri. L’indice FTSE MIB è ponderato per la capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante.
Il grafico sottostante mostra l’andamento dell’indice e i momenti in cui il suo valore è sceso sotto la barriera.

Nasdaq-100 Index®

Il Nasdaq-100® è uno degli indici azionari americani più noti, ed è focalizzato sulle aziende “growth” a grande capitalizzazione. All’interno dell’indice sono quotate alcune delle aziende più importanti al mondo. Esso comprende 100 delle più grandi società non finanziarie nazionali e internazionali quotate al Nasdaq Stock Market in base alla capitalizzazione di mercato.
Anche per questo indice, come mostra il grafico sottostante, il livello barriera è stato toccato solo nel 2020. Nonostante negli ultimi periodi i tecnologici abbiano sofferto significativamente, il valore dell’indice è ancora distante dalla barriera

S&P 500® Index

Lo Standard & Poor’s 500 è il più importante indice azionario americano, e considerato un indicatore economico di tipo leading.
È calcolato da Standard & Poor’s e venne lanciato nel 1957, sebbene la prima data di valorizzazione, calcolata in back-test, risale al 1928. L’indice rappresenta l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione (aggiustata per il flottante) quotate sia al NYSE che sul Nasdaq, e rappresentative dell’80% circa della capitalizzazione del mercato azionario americano. Sebbene le aziende dell’indice siano come sede legale ubicate (tranne rare eccezioni) negli USA, il criterio geografico non deve essere considerato una discriminante per questo indice. Si tratta infatti, nella maggior parte dei casi, di aziende che operano in tutto il mondo e che producono buona parte del loro fatturato anche al di fuori degli USA. Lo SP500 è peraltro considerato un indice molto stabile nel corso del tempo. Il grafico sottostante mostra il suo andamento dal 2018.

I dati e le informazioni contenute nel presente articolo non costituiscono sollecitazione al pubblico risparmio e non sono volte a promuovere alcuna forma di investimento o commercio, né a promuovere o collocare strumenti finanziari o servizi di investimento o prodotti/servizi bancari/finanziari.