Sui mercati azionari, al momento, non ci sono dubbi. Possono crollare anche pesantemente, e possono metterci tanto a riprendersi. Ma poi, quando le cose si aggiustano, gli indici ripartono e, con rialzi più o meno spettacolari, raggiungono nuovi massimi.
Quindi: se si mantengono i nervi saldi, e si dispone di un sufficiente lasso di tempo davanti a sé, i ribassi più disastrosi costituiscono una interessantissima opportunità di investimento.
Ma che dire, invece, dei mercati obbligazionari? Certo, sono generalmente più stabili: ma il recente passato ci ha insegnato che anche loro possono crollare.
Prendiamo ad esempio l’indice dei Treasury americani, il Bloomberg US Treasury Index. Dopo un ribasso del 2,3% nel 2021, ed un crollo del 12,5% nel 2022, rischia di attestarsi al ribasso anche nel 2023 (è a -0,90% in data 3 novembre). Una striscia di tre anni di ribasso che dal 1974 non si è mai verificata. Una opportunità a prima vista imperdibile!
Ma come si riprendono gli indici obbligazionari? Quanto ci mettono a toccare nuovi massimi? E quanto ci si può guadagnare?
Facciamo alcuni esempi.
Prendiamo l’indice iBoxx Global Government Developed Markets (EUR Unhedged), Total Return. Come a dire: un investiture europeo che, senza coprirsi dal cambio, investe in 1186 titoli governativi di paesi sviluppati (prevalentemente US e sopra il rating A). Il grafico sottostante mostra l’andamento degli ultimi 10 anni
Il punto più basso è datato 30 dicembre 2013: 129,013. In data 8 luglio 2016 l’indice raggiunge un primo picco a 176,8585. Il che significa un bel 37,08% nell’arco di poco più di due anni e mezzo circa.
Il 2 febbraio del 2018 l’indice è però crollato a 152,3864. Ai primi di maggio del 2020, in piena crisi pandemica, l’effetto flight to quality porta l’indice al massimo assoluto di 188,6502. Il che significa +23,79% in poco più di due anni. Oggi l’indice è a 148,0289: non male come punto di ingresso.
Ma questo è un indice di titoli governativi e di paesi sviluppati. Cosa succede se consideriamo altri settori del mercato obbligazionario?
Provate ad analizzare l’indice iBoxx Global Government Overall (EUR Hedged), e vi accorgerete che la situazione è similare (qui però non c’è effetto cambio)
Se invece vogliamo andare sui titoli ad alto rendimento, eccovi qui sotto il grafico dell’indice Markit iBoxx Global Developed Markets High Yield Index (USD Unhedged),
Anche qui le occasioni non mancano. Quella più esemplare è anch’essa legata al periodo pandemico. Se la corsa verso i titoli sicuri spinge i governativi, gli high yield crollano. L’indice tocca il valore minimo di 124,1378 il 23 marzo del 2020. Il 15 settembre 2021 siamo al picco di 174,1021. Il che significa: +40,25% in un anno e mezzo.
In conclusione: i mercati obbligazionari rimbalzano. Fare qualche aggiuntivo in momenti di calo non è male.
Anche perché, diversificato il rischio di credito, tutti i titoli obbligazionari tornano sempre a 100, non solo i BTP.