Forse sì, forse no.

Di fronte a performance YTD intorno o sotto al -20% dei principali indici internazionali, qualcuno inizia a chiedersi se il peggio, sull’azionario, sia passato. Si può scendere più di così? I prezzi hanno già scontato a pieno i rialzi dei tassi e gli effetti della recessione in atto o in divenire sugli utili?

Probabilmente non ancora interamente, ma sembra che la luce in fondo al tunnel stia per accendersi.

Certo, come dicono sempre gli esperti, continueremo ad avere molta volatilità sui mercati. E d’altra parte non si può sperare che la situazione rimanga sempre rosea, grazie all’intervento delle banche centrali, così come avvenuto nel decennio post crisi 2008. Quella sembra essere, almeno al momento, un’epoca finita.

Tuttavia, se ragioniamo in una prospettiva di medio-lungo termine, nessuno dubita che prima o poi i mercati torneranno a salire: mica è finito il mondo.

Ma come iniziare, già oggi, a sfruttare i futuri rialzi del mercato, senza impantanarsi nel vortice della volatilità?

Se si ritiene che da qui in avanti sia il momento corretto per investire nella ripresa dei corsi azionari globali, ma con una protezione sul capitale, eccovi due certificati che possono fare al caso vostro.

Si tratta dei Certificates emessi da Barclays del tipo Protected Capped Participation Certificate, correlati a due indici broad market, MSCI Word (ISIN:XS2437119329) e MSCI Emerging Markets (ISIN:XS2437119592).

 

Il funzionamento dello strumento

In entrambi i casi lo strumento appartiene alla famiglia dei certificati di investimento a capitale protetto. In questo specifico caso vi è la possibilità di esporsi su indici internazionali ampi che si riferiscono all’azionario dei paesi sviluppati (MSCI World) e all’azionario dei paesi emergenti (MSCI Emerging Markets).

Appena quotati da Barclays, i certificati rispondono quindi all’esigenza di chi vuole partecipare alla ripresa dei mercati finanziari con un effetto leva, ma con la protezione della maggior parte del capitale investito all’interno del prodotto.

I punti salienti degli strumenti sono i seguenti:

  • Effetto leva al rialzo, ma non al ribasso
  • Capitale parzialmente garantito: 90% per MSCI Word e 92% Msci Emerging Markets
  • Partecipazione al rialzo massima (CAP) del 140% sul indice MSCI Word e 150% su MSCI Emerging Markets

I Certificati sono stati emessi il 13/10/2022 e hanno data di valutazione finale al 24/10/2028. Sono quotato sul mercato Cert-X, il segmento derivati del mercato EuroTLX oggi appartenente al gruppo Borsa Italiana.

 

Più nello specifico

A differenza dei cash collect che staccano una cedola ricorrente, il certificato in esame offre una struttura molto più simile a quella di un ETF, ma con delle sostanziali differenze in termini di struttura:

  1. Garanzia dell’investimento: investendo in questo prodotto si ha fin da subito la possibilità di calcolare la massima perdita a cui l’investitore può andare in contro. 10% investendo sul certificato con sottostante MSCI Word e 8% sul sottostante MSCI Emerging Markets. In questo periodo di forte volatilità tale floor rappresenta sicuramente un elemento di sicurezza per l’investitore.
  2. Effetto Leva: il certificato offre la possibilità di investire sulla ripresa dei corsi azionari con un effetto leva (150% per MSCI World e 120% per mercati emergenti) che funziona però esclusivamente al rialzo e non al ribasso, dando così la possibilità di meglio sfruttare l’eventuale ripresa dei mercati senza però prendersi eccessivi rischi.

A scadenza si prefigurano i seguenti scenari:

  1. Se i sottostanti non scendono sotto la barriera (strike level) (90% e 92% rispettivamente del livello iniziale) il certificato paga o il nominale di 100, o 100 + la rivalutazione del sottostante con effetto leva ma con un cap. In termini semplici, e prendendo a riferimento il sottostante MSCI World, se tale indice ha una performance del 10% il certificato paga 15% (effetto leva 150%), ma se l’indice sale del 30% e con la leva si arriverebbe al 45%, scatta il cap e il certificato paga un massimo del 40%
  2. Se i sottostanti terminano invece sotto i rispettivi livelli barriera, l’investitore subirà una perdita massima che corrisponde al livello di barriera.

Si tenga infine presente che il certificato non è influenzato dall’effetto cambio

 

I sottostanti

Andiamo ora a fornire qualche dettaglio sui sottostanti dei certificati che sono l’indice MSCI Word e l’indice MSCI Emerging Markets.

Per prima cosa è importante conoscere i paesi che compongono i due indici, così come riportati nelle tabelle sottostanti

Per quanto attiene invece all’andamento dei due indici è possibile osservare quanto segue.

L’indice MSCI Word ha ritracciato di oltre il 20% da inizio anno (ultima osservazione 24 ottobre). Siamo quindi tornati ai livelli pre-crisi pandemica

L’indice MSCI Emerging Markets è sceso da inizio anno di oltre il 27%. Come dimostra il grafico sottostante, ci troviamo ora ad un livello similare a quello di marzo 2020

E’ infine interessante osservare l’andamento dei due indici nel corso del tempo. Nel grafico sottostante sono messi in relazione gli indici MSCI World (paesi sviluppati), l’indice degli emergenti e l’indice ACWI, cioè quello all countries (sviluppati + emergenti). Si può notare come negli ultimi 15 anni siano i paesi sviluppati ad aver realizzato una performance cumulativa superiore.

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