Di: Salvatore Rossi
Editore: Il mulino
Anno: 2018
Prezzo di copertina: 12,00 € (Amazon 10,20 €)
Un inganno per confondere i nazisti e lingotti marchiati con la svastica. E’ da questa curiosa storia che parte il pampleth di Salvatore Rossi dedicato ad uno degli enigmi irrisolti della storia, economica e non: l’oro, ovvero il valore e il significato di questo metallo che ha attraversato indenne i secoli. Perché ci piace tanto? Perché lo consideriamo così importante ancora oggi, all’epoca del Bitcoin, e nonostante, come noto, non stia più a supporto delle valute che circolano nei mercati? E perché le banche centrali di tutto il mondo continuano ad accumularlo?
A queste domande, risponde da una posizione vantaggiosa l’autore: Direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’IVASS, nonché autore di diversi libri, Salvatore Rossi ha la possibilità di trattare da “insider” la tematica e, soprattutto, di fare chiarezza sulle troppo spesso erroneamente citate riserve d’oro della nostra banca centrale (dove sono, quante sono, a cosa servono). Per meglio capire il significato dell’oro, Rossi intreccia poi la trama principale con digressioni sulla storia filosofica del denaro e sulle problematiche attinenti alla distribuzione della ricchezza.
Facile e scorrevole, il libro si legge tutto di un fiato; e come in un giallo, non si vede l’ora di scoprire la verità, di conoscere la risoluzione dell’enigma.