Il fatto

Le stime preliminari elaborate dall’Istat in merito alla situazione demografica al primo gennaio 2021 indicano quanto segue: 384 mila residenti in meno rispetto al primo gennaio 2020 (totale residenti sotto I 60 milioni). Tasso di fecondità: 1,24 figli per donna. Stranieri residenti in calo di 4 mila unità a 5 milioni e 36 mila. In particolare, è proprio l’andamento della popolazione residente di cittadinanza italiana, rispetto a quella di cittadinanza estera che merita attenzione. Osservate il grafico seguente: gli italiani diminuiscono, gli stranieri non arrivano più come prima. E non è colpa solamente della pandemia: la stabilizzazione del numero di stranieri in Italia parte almeno dal 2015.

Nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all’anno precedente).

 

Il commento

Un Paese con meno abitanti, e più poveri, non ha di certo un gran futuro, anche se sicuramente più sostenibile. Meno siamo, meno inquiniamo (evviva!). Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrà aiutare ad invertire la tendenza? Lo speriamo, ma occorrerebbe una più convinta politica per la famiglia: altro che transizione ecologica e digitalizzazione.