Primo di una serie di tre articoli in cui gli autori “ribaltano come un calzino” le strategie Smart Beta, ormai di gran moda anche in Italia (in special modo nel mondo degli ETF). Come noto, le strategie Smart Beta sono una evoluzione del cosiddetto factor investing: ciò significa, in termini semplici, andare a scovare nei dati passati quei fattori che determinano il rendimento di un titolo (P/E, dividendo, crescita utili, effetto momentum ecc), e poi costruire una strategia di investimento meccanica basata su tali fattori, il tutto al fine di generare un po’ di alpha. Ma come si chiedono gli autori, l’alpha prodotto da queste strategie è strutturale (cioè perdura nel corso del tempo), oppure è una semplice illusione dovuta dalla rivalutazione dei titoli in cui la strategia investe (e quindi è destinato a sparire presto)? Un interessante e differente punto di vista rispetto a molti altri articoli troppo enfatici sulle strategie Smart Beta
Autori: R. ARNOTT, N. BECK, V. KALESNIK, J. WEST
Anno: 2016
Riferimento: Research Affiliates