Il fatto

L’inflazione esplode e le Banche Centrali alzano i tassi per frenarla. Ok, quello lo abbiamo capito. Ma quali effetti si hanno sul mercato immobiliare?

Da un lato, si potrebbe pensare che in un periodo di forte inflazione il valore degli immobili cresce. Questo è vero però fino ad un certo punto: sul valore di un singolo immobile, infatti, incidono significativamente diversi fattori oltre all’inflazione. Invece, è praticamente sicuro che con l’aumento dell’inflazione i costi di manutenzione lievitano.

E che dire dell’aumento dei tassi di interesse, in particolare sui mutui?

Beh, semplice: se il costo del denaro aumenta, e un privato si deve finanziare con un mutuo per comprare un immobile, ovviamente il costo complessivo dell’acquisto cresce (pago complessivamente più interessi nel corso del tempo). A questo punto come acquirente proverò a chiedere uno sconto sul prezzo di acquisto.

Ma sarà proprio così? A riprova riportiamo qui sotto un grafico di fonte Bloomberg relativo al mercato immobiliare UK, dove si evidenzia come a giugno 2023 i prezzi delle abitazioni siano scesi del 2,6% su base annua.

Fonte: https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-07-07/uk-house-prices-fall-most-in-more-than-a-decade-halifax-says?srnd=premium-europe

 

Il commento

In UK, così come nella maggior parte dei paesi sviluppati, i tassi di interesse di base sono notevolmente e velocemente cresciuti in un periodo temporale molto breve (un anno circa).

I conseguenti scossoni visti nel 2022 sui mercati finanziari (azionario e obbligazionario) si propagheranno, seppur più lentamente (gli immobili non sono quotati), anche al mercato immobiliare.

D’altra parte, se la moneta costa di più (aumento tassi) ed è meno disponibile (quantitative tightening) il suo valore relativo rispetto ai beni fisici e finanziari aumenta.