12 marzo 2020, giovedì. Mentre i mercati anche oggi affondano, la BCE interviene per tentare di contrastare, a livello monetario, l’espandersi del virus in tutta Europa. E cosa fa? Quale ricetta magica estrae dal cilindro?

La solita minestra.

Vediamo in dettaglio cosa è stato deciso estrapolando direttamente dalla press release di oggi (https://www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2020/html/ecb.mp200312~8d3aec3ff2.en.html).

 

  • Additional longer-term refinancing operations (LTROs) will be conducted, temporarily, to provide immediate liquidity support to the euro area financial system”. Cioè, più soldi al sistema bancario per evitare crisi di liquidità.

 

  • In TLTRO III, considerably more favourable terms will be applied during the period from June 2020 to June 2021 to all TLTRO III operations outstanding during that same time. These operations will support bank lending to those affected most by the spread of the coronavirus, in particular small and medium-sized enterprises. Throughout this period, the interest rate on these TLTRO III operations will be 25 basis points below the average rate applied in the Eurosystem’s main refinancing operations”. Che significa, tassi ancora più bassi per le operazioni TLTRO, ossia quelle operazioni in cui le banche chiedono denaro alla BCE ma sono obbligate a prestarlo, altrimenti subiscono una penale. Naturalmente sono obbligate a prestarlo se lo chiedono, cioè possono anche non chiederlo e non prestarlo! D’altra parte, se presto denaro e mi assumo rischio di credito, devo avere anche sufficiente capitale per farlo.

 

  • A temporary envelope of additional net asset purchases of €120 billion will be added until the end of the year, ensuring a strong contribution from the private sector purchase programmes. In combination with the existing asset purchase programme (APP), this will support favourable financing conditions for the real economy in times of heightened uncertainty”. Tradotto: compriamo ancora più titoli, anche emessi da imprese (oltre a quelli di stato) per favorire le condizioni finanziarie delle stesse. Naturalmente ciò vale per imprese che: a) emettono titoli; b) hanno bisogno di soldi per investire (sempre che lo desiderino fare). In Italia, ad esempio, molte PMI in situazioni finanziarie ottimali, e che potrebbero già oggi chiedere denaro per effettuare nuovi investimenti non lo fanno. Figuriamoci con tutto quello che sta succedendo.

 

  • The interest rate on the main refinancing operations and the interest rates on the marginal lending facility and the deposit facility will remain unchanged at 0.00%, 0.25% and -0.50% respectively”. Tassi negativi ancora per molto tempo (qualche maligno inizia a dire per sempre). Ma ormai a che pro? Per riaccendere l’inflazione? E’ da tempo che siamo sotto target nonostante l’immane liquidità immessa nel sistema.

 

  • Reinvestments of the principal payments from maturing securities purchased under the APP will continue, in full, for an extended period of time past the date when the Governing Council starts raising the key ECB interest rates, and in any case for as long as necessary to maintain favourable liquidity conditions and an ample degree of monetary accommodation”. Che significa: continuiamo a reinvestire nei titoli che scadono, cioè a mantenere inalterata l’ampiezza del nostro bilancio finché sarà necessario, e anche oltre il momento in cui inizieremo a rialzare i tassi di interesse (momento molto molto lontano secondo le ipotesi del mercato stesso).

 

Sarà sufficiente tutto questo? La risposta è scontata: no.

Anche perché la domanda che mi pongo, e che pongo a tutti i lettori è la seguente: l’ipotetico signor PINO, proprietario della piccola bottega/pizzeria/bar di Roccofritto, che in questi giorni ha chiuso i battenti e non sta incassando nulla, sarà in qualche modo alleviato nella sua drammatica situazione finanziaria da acronimi quali TLTRO, LTRO, APP di cui non conosce e non comprende nemmeno il significato?

Certo, ottima cosa che ci siano tali operazioni e che vengano implementate dalla BCE ad insaputa del signor PINO (lo affermo da docente di Economia degli Intermediari Finanziari).

Ma forse, nonostante la BCE non possa sostituirsi ai Governi, occorreva essere più coraggiosi.

Stampare per stampare, a questo punto sarebbe il caso di far arrivare direttamente i soldi ai cittadini. Che l’elicottero di Bernanke si alzi in volo.